Chi siamo

Il Movimento per la vita italiano

 Il Movimento per la vita è la Federazione degli oltre seicento movimenti locali, Centri e servizi di aiuto alla vita e Case di accoglienza attualmente esistenti in Italia. Si propone di promuovere e di difendere il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale, favorendo una cultura dell’accoglienza nei confronti dei più deboli ed indifesi e, prima di tutti, il bambino concepito e non ancora nato. Il Movimento è articolato in 20 Federazioni regionali.

Una parte importante dell’attività del Movimento è svolta dai Centri e Servizi di aiuto alla vita. Circa 110mila sono i bambini aiutati a nascere dalla fondazione del primo Centro di aiuto alla vita che è avvenuta a Firenze nel 1975 a tutto il 2008. Centinaia di migliaia sono state le donne accolte, assistite, ascoltate, aiutate. Il numero dei Centri e dei Servizi di aiuto alla vita (315 in tutta Italia) è già un dato di per sé importante, ma assai più eloquente è quello che i Cav e i Sav fanno con il loro impegno di solidarietà e di condivisione. Più delle operatrici dei Centri, sono quei bambini e le loro mamme (ogni anno 60mila donne vengono assistite in vario modo, di esse almeno la metà sono gestanti) che potrebbero raccontare storie drammatiche - quasi tutte, però, a lieto fine - di speranze perdute e ritrovate, di fiducia smarrita e restituita. E nessuna mamma ha mai rimpianto la scelta fatta di tenersi il proprio bambino.

I giovani prolife
 Il gruppo dei giovani prolife raccoglie tutti i giovani dai 15 ai 35 anni che aderiscono al Movimento per la Vita. I principali nuclei si trovano nelle maggiori città italiane e coordinano le diverse realtà presenti sul territorio, mentre un settore specifico, quello dei “Movit”, opera in alcune delle più importanti Università. I temi che ci stanno più a cuore sono le questioni relative al diritto alla Vita: non solo aborto, ma anche eutanasia, fecondazione artificiale, sperimentazioni scientifiche, politiche demografiche, sostegno alla famiglia, tutela dell'ambiente. La nostra attività consiste soprattutto nell’organizzazione di incontri, conferenze, corsi di formazione, dibattiti, campagne di informazione e sensibilizzazione, ma anche nel volontariato quotidiano a difesa e sostegno del valore della Vita. La nostra Equipe è formata dai responsabili dei vari gruppi giovani del Movimento per la Vita disseminati sul territorio italiano. Il nostro compito è riunire e coordinare tutti i giovani prolife che amano e difendono la vita (ci trovi qui www.giovaniprolife.org)


Cosa facciamo

La nostra attività consiste non solo nell’organizzazione di incontri, conferenze, corsi di formazione, dibattiti, campagne di informazione e sensibilizzazione, ma soprattutto nel volontariato quotidiano a difesa e sostegno del valore della Vita. Tra le attività promosse dal Movimento per la Vita italiano, che noi giovani sosteniamo con il nostro impegno, le più significative sono:


Sos Vita – numero verde attivo 24 ore su 24 - 800-813000


È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata.  Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800 81 3000. Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica. Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia. Telefono e rete dei Cav e dei Mpv costituiscono un unico servizio.

Il Progetto Gemma - sostieni una mamma in difficoltà e salvi il suo bambino. 

Nel 1994 è nato Progetto Gemma, servizio per l'adozione prenatale a distanza di madri in difficoltà, tentate di non accogliere il proprio bambino. Una mamma in attesa nasconde sempre nel suo grembo una gemma (un bambino) che non andrà perduta se qualcuno fornirà l'aiuto necessario. Attraverso questo servizio e con un contributo minimo mensile di 160 euro, si può adottare per 18 mesi una mamma e aiutare così il suo bambino a nascere. Dalla nascita di Progetto Gemma i bambini così aiutati sono circa 14.000. Chiunque può fare queste adozioni: singoli, famiglie, gruppi parrocchiali, di amici o di colleghi, comunità religiose, condomini e classi scolastiche. Che gioia sapere che un bambino è nato e una madre non ha abortito grazie alla tua solidarietà: sentirsi non solo genitori di un bambino, ma anche fratello o sorella di una mamma che finalmente sorride. Dividendo la spesa, l'impegno è più leggero, ma cresce la bellezza di una inedita fratellanza tra sconosciuti. Hanno aderito al Progetto anche Consigli comunali e perfino gruppi di carcerati. Capita anche che l'adozione venga proposta come dono per matrimoni, battesimi, nascite o in ricordo di una persona cara.

La culla per la Vita.


I casi di neonati ritrovati nei cassonetti di tanto in tanto tornano all’onore delle cronache. Eppure costituiscono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno drammatico di disprezzo per la vita, di disperazione e spesso di solitudine. Una risposta efficace a questo dramma potrà venire soltanto da una riscoperta della cultura dell’accoglienza della vita. Ma intanto il Movimento per la vita propone le “Culle per la vita”, moderna riedizione delle Ruote degli esposti che nei secoli scorsi hanno rappresentato una testimonianza della mobilitazione della società in favore dei più deboli e una concreta possibilità di vita per migliaia e forse milioni di bambini. 
Le Culle sono ovviamente diverse, molto più “tecnologiche”, eppure hanno ereditato dalle Ruote il significato e la ragione di esistere. Oltre ad accogliere bambini in sicurezza per il piccolo e nell’anonimato per la donna, esse si pongono al centro del tessuto urbano come presenza profetica di una cultura dell’accoglienza e del rispetto della vita che è la stessa oggi come ieri. Le Culle rappresentano non l’alternativa ma il completamento della normativa per il parto anonimo in ospedale (oltre 300 casi l’anno) giacché non tutte le donne vogliono o possono recarsi in ospedale a partorire.